I Pianeti (1997)

di Steve Cable
con Paola Bonica Steve Cable Antonella Caldarella

Primo lavoro del gruppo, ideato per un magazzino abandonato nel centro storico di Catania.
Sei settimane di preparazione, come per tutti i lavori tranne Agata Azzurra, la creazione dello spettacolo comincia da niente e tutti gli elementi scenici: luci, testi, musica, gesti, suoni, vengono sviluppati durante questo periodo di preparazione. Pe un pubblico limitato (massimo venti persona alla volta) lo spazio scenico (tutto il magazzino) diventa metafora per la mente umana. I testi trattano della frammentazione della psiche umana, trovando in un'alchimia simbolica l'eventuale strada verso una coesione tra il divino e l'atroce nell'uomo.

Delirio di Agata Azzurra (1998)

di Antonella Caldarella  con Paola Bonica Antonella Caldarella Anna de Luca

Basato su vari testi del poeta siciliano Santo Calì, la protagonista femminile, Agata Azzurra, viene divisa in tre e i suoi conflitti interni vengono espressi attraverso parole, movimenti, musiche e ombre.

Figli dei nostri padri (1998)

di Steve Cable
con Chiara Bentivegna Rosa Maugeri Nunziata Blancato Massimo Nicosia Antonella Caldarella Consuelo Priolo Luisa Currenti Giusy Schirò Maria Concetta D'Agate Mariella Silvestro Anna de Luca Luca Spampinato Leonardo Galvagno Saro Stella Enrica Malo Pino Scaglione

Il pubblico di massimo trenta persone, da soli o in coppia, entra in uno spazio che assomiglia a una foresta di corpi umani.
Sedici corpi inerti da svegliare toccandoli, sedici candele, sedici storie bisbigliate. Gli spettatori sono liberi di fermarsi e ascoltare quanti personaggi vogliono, in qualsiasi ordine, cominciando e finendo dove e quando vogliono.
 I testi trattano in vari modi dell'eredità, le consegenze attuali di scelte e azioni passate. Ogni spettatore è quindi il regista dello spettacolo, le sue scelte su dove cominciare e finire influenzano l'atmosfera e la logica della sua prsonale esperienza dello spettacolo e lo lasciano alla fine con una propria privata eredità di idee e di sensazioni.

L'Angelo della morte (1999)

con Steve Cable Antonella Caldarella Anna de Luca Massimo Nicosia Giusy Schirò

Ispirati a temi legati tra di loro come la notte, il sesso e la paura della non esistenza, sette brevi frammenti di testo cantati come ninne nanne al buio totale, si alternano con un silenzio attraverso il quale gli attori si muovono lentamente in una serie di sette giochi adulti.
Uno dei pochi spettacoli concepiti su un palco tradizionale, per cui il lavoro si basa su delle immagini bi dimensionali mentre le luci si muovono con un ritmo e linguaggio tutto loro, rivelando e nascondendo.

Acqua (2000)

con Steve Cable Antonella Caldarella Anna de Luca

Una città, o tutte le città, una madre amante-puttana, femme fatale, le quali strade vuote divorano uomini solitari sotto una luna-sorella complice. Attori e spettatori condividono lo spazio vuoto al buio totale, l'unica fonte di luce delle lampadine tascabili che si spostano, si accendono, si spegnono in un gioco dove ognuno ha la sua responsabilità.