MADRI DI GUERRA
di Antonella Caldarella
Liberamente ispirato dalla morte di Maria Grazia Cutuli, giornalista morta in Afganistan, nel 2001. Madri di Guerra’ racconta di un legame tra una madre e una figlia, un legame forte, speciale, indissolubile che inizia prima della vita e continua dopo la morte; ma racconta anche dei conflitti che viviamo ogni giorno nel nostro quotidiano, nella nostra casa, nei nostri rapporti, nella nostra terra che ci costringe ad emigrare. Parla soprattutto delle donne e del loro ruolo di madre, difficile e affascinante, ma anche del ruolo di figli, audaci e liberi. Narra della forza delle donne che vivono con coraggio e dignità. Racconta di chi non si accontenta a vivere la quotidianità, ma vuole lottare per cambiare il mondo e renderlo migliore. Ci induce a pensare alle guerre lontane dove la distruzione e la morte sono la quotidianità e a quelle vicine che ci colgono di sorpresa e minacciano le nostre vite. Parla della verità, così difficile da raccontare perché è sempre scomoda.Parla della fragilità e della forza.
Madri di guerra è uno spettacolo intimo e profondo e se può sembrare ormai anacronistico proporre un teatro denso di emozioni, a mio avviso è un Teatro necessario, perché in questo momento di alterazione della realtà, dove non si comprende più cosa sia vero e cosa sia virtuale, è necessario far conoscere storie di eroi veri che combattono guerre vere, perché credono veramente in qualcosa.Maria è morta per qualcosa in cui credeva, come sono morti centinaia di siciliani , raccontare serve a far nascere il desiderio di vivere per credere e avere speranza.